giovedì 27 gennaio 2011

Gli Italiani e la ricevuta fiscale

Ormai è stato detto tutto di questo film.


Fa ridere?
Certamente sì: nelle prime scene si ride, poi ci si vergogna di ridere e di trovare repellente il personaggio solo in modo molto blando e buffo, quasi con affetto, come si fa con le persone che occasionalmente si aggiungono alla nostra cerchia e che accettiamo, anche se non condividiamo nulla con loro, solo perché ci fanno ridere.
Subito dopo ci si dice che la satira richiede sì esagerazioni, ma certamente Albanese, in questo film, ha esagerato troppo...

E dopo ancora si piomba in una cupa tristezza, perché ci si accorge che la realtà ha ormai superato la satira, per quanto esagerata sia.

Tra tutti i vizi nazionali descritti in questo film, trovo particolarmente riassuntivo quello raccontato nella scena della ricevuta fiscale: quanti tra molti bravi cittadini, di destra, di sinistra, di centro, io stessa forse, si peritano di chiedere la ricevuta fiscale?

Amaro, amarissimo. Chi ha ancora voglia di ridere?

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