martedì 22 febbraio 2011

Tiriamoci un po' su

Che tristezza, che spettacolo, che voglia di girarsi dall'altra parte, e ancora... che voglia di tuffarsi in qualcosa di elevato culturalmente, almeno un po'... di uscire da questa miseria intellettuale, da questo avvilimento infinito.
Vorrei risvegliarmi ad "agonia finita", e dormirei volentieri fino ad allora se non avessi paura di una catastrofe imminente da fronteggiare ad occhi bene aperti.

Di cosa sto parlando? Ma del panorama politico-culturale-intellettuale italiano offerto dall'attuale "banda" che ci governa!

Perché, come felicemente si è inventato l'altro giorno mio marito, «fatti non fummo a viver come bruchi, ma per diventar farfalle».


Non mi conforta il fatto che questo sentimento sia provato da molti: invito a leggere quel che scrive J.Marías, che ha riportato dalla sua recente visita in Italia (paese che ama molto, nonostante tutto) la sensazione di un dilagante diffuso disperarsi mai riscontrato prima :"nunca había percibido, en mis visitas a ese país, un grado de desesperación semejante".

Spero solo che noi che eravamo in piazza il 13 febbraio non smettiamo di indignarci!

venerdì 4 febbraio 2011

Dedicato a tutte le sedicenni (e ai loro genitori)

An education è un piacevole film del 2009 diretto da Lone Scherfig; la sceneggiatura è opera di un bravo scrittore, Nick Hornby.
Racconta la storia di una diligente studentessa che si sta preparando con fatica ma convinta ("studi leggiadri e sudate carte") per entrare a Oxford. Famiglia di idee conservatrici nell'Inghilterra degli anni Sessanta: la ragazza, "giustamente ribelle", è molto presa dall'idea della Parigi esistenzialista. Le capita di incontrare un giovane affascinante, di cui si innamora e che la introduce nel "bel mondo". Anche i genitori di lei si lasciano incantare e le permettono di abbandonare gli studi e di seguirlo senza sapere esattamente di che cosa si occupi quest'uomo che ha il doppio dell'età della loro figlia.

Mi ha particolarmente colpita la scena in cui la protagonista rimprovera al padre proprio questo, cioé di non averle proibito di abbandonare gli studi per inseguire aspirazioni fasulle.


E vengo alle sedicenni di oggi; d'accordo, i tempi sono molto cambiati (nel senso che tutto è diventato più volgare), ma farebbe bene vedere questo film a molte ragazzine tutte prese ad inseguire chissà quale successo nel mondo dello spettacolo, senza considerare minimamente la qualità dei mezzi per ottenere denaro e divertimento. E soprattutto dovrebbero vederlo certi genitori che nemmeno lontanamente pensano che ci sia anche il cammino degli studi per crescere in modo dignitoso, che anzi spingono le loro figlie verso strade facili, ma piuttosto mal frequentate.