Di questi tempi in cui basta una giovane ladruncola a mettere in difficoltà il "regime" (e insisto regime) mi fa un curioso effetto leggere Il nipote del Negus di Camilleri, libro divertentissimo.
Racconta e trasforma la storia di un nipote del Negus venuto in Italia a studiare attorno agli anni Trenta, prima della guerra etiopica. Il protagonista del romanzo, molto disinvolto con le donne, amante del lusso e della bella vita, ne combina di tutti i colori e riesce a farsi mantenere, senza badare a spese e senza, per altro, adempiere alle richieste che gli vengono rivolte (scrivere una lettera allo zio Negus per esaltare le virtù della Rivoluzione Fascista). Questo giovane principe di colore, bello, atletico, grande amatore e, soprattutto, furbissimo, riesce a prendersi gioco di tutti, addirittura del duce, mostrando il vero volto miserabile del regime fascista. Camilleri propone documenti e fatti inventati che, nella loro falsità, ricostruiscono perfettamente l'atmosfera di quell'Italietta ridicola governata da personaggi tronfi e volgari.
(Ahimé, come somiglia all'Italia di oggi!).
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