La mia gatta. La mia gatta giovane (nel senso che ho anche una gatta vecchia). A volte è là, non si capisce esattamente cosa le passa per la testa, molto probabilmente nulla (= presunzione umana).
E allora mi viene in mente "Alien" - e non ricordo se il primo o il secondo- insomma quello dove c'era una gatta. In quel film mi affascinava soprattutto il personaggio femminile, lei, da sola, in tutta la sua solitudine alleviata dalla presenza di un gatto (e secondo me poteva essere solo una gatta). Io, che sono affascinata dall'alienazione della fantascienza, in quel film che è uno dei capolavori del genere, amo soprattutto quella solitudine che non è poi solitudine, perché ci sono quei disdegnosi gesti felini, un lento leccarsi le zampine, uno sguardo ironico sulle miserie umane. Grande la presunzione di saper capire, di interpretare, di immaginare mondi animali compassionevoli nei nostri confronti - guai a scoprire il vuoto che forse si cela dietro gli occhi azzurri di Micina.
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