Stavo catalogando i libri della mia biblioteca (operazione piuttosto lunga visto che mi perdo a sfogliare i vecchi libri già letti); mi è così capitata sotto gli occhi una pagina di uno di quei libri di Rodari letti e riletti alle mie bambine quando erano piccole. Certe letture farebbero tanto bene agli adulti, soprattutto prima di andare a votare:
La voce della "coscenza"
Conosco un signore
di Monza o di Cosenza
che si vanta di dar retta
alla voce della coscenza.
Il guaio, con questo signore
di Busto o di Forlì,
è che alla sua "coscenza"
manca una piccola "i".
Se lui ruba, lei lo loda.
Se lui fa il prepotente
lei gli manda un telegramma:
- Mi congratulo vivamente.
Lui infila più bugie
che aghi su un pino?
Lui subito applaude:
-Bravo, prendi un bacino.
E dovreste sentire
quel tale cosa dice:
-Sono in pace con la coscenza,
perciò sono felice!
Ho provato ad avvertirlo,
insomma a fargli capire
che una "coscenza" simile
è inutile starla a sentire.
Lui però mi ha risposto:
-Andiamo! Per una "i"!-
quel bravo signore
di Bari o di Mondovì.
...in effetti in tutta coscienza ora sto per andare a votare... ma mi porterò appresso una scorta di i per sicurezza!!!
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